in memoria di Manolis Glezos, “partigiano d’Europa”

Manolis Glezos, dall’intervista realizzata da Valter e Francesco Merazzi, con la collaborazione di Giorgio Dedegikas il 20 giugno 2017 ad Atene



Cari amici,

vi comunico che ho inviato le condoglianze mie personali e quelle della nostra associazione ai familiari di Manolis Glezos deceduto ad Atene il 30 marzo. Era nato ad Apiranthos (Naxos), nelle Cicladi, nel settembre 1922.

Simbolo della Resistenza greca, a 18 anni, con l’amico e compagno Lakis Santas strappò nottetempo la bandiera nazista che sventolava sull’Acropoli dopo l’occupazione tedesca e italiana della Grecia.
Attivo nella Resistenza fu più volte arrestato e condannato a morte, ma riuscì a salvarsi.

Nel dopoguerra venne perseguitato per la sua attività politica, subendo processi e condanne durante la guerra civile, nel corso della guerra fredda e sotto il regime dei colonnelli, cumulando complessivamente 16 anni fra carcere e confino.

In prigionia fu eletto al Parlamento per l’Eda (Unione democratica di sinistra) e per la sua liberazione si attivarono Picasso, Sartre, Camus nell’ambito di una vibrante campagna di solidarietà internazionale. Col ritorno della democrazia fu eletto in Parlamento nelle liste del Pasok  nel 1981 e nel 1985.

Nel 2008 fu nominato Presidente del “Consiglio Nazionale per le Riparazioni dell’Occupazione Tedesca”, che ha avviato un duro confronto con la repubblica federale per il risarcimento dei pesantissimi danni di guerra , costati alla Grecia la distruzione dell’economia, la rapina delle risorse e delle riserve auree, 600.000 morti per fame e malattie, oltre 20.000 caduti nella Resistenza, 105.000 uccisi nei campi di concentramento, la distruzione di villaggi, le stragi di civili, donne, anziani e bambini, cui purtroppo non furono estranee anche le truppe italiane.

Manolis ha difeso con forza le ragioni della Grecia al Parlamento europeo in cui fu eletto nel 2014 con 438.000 voti, il massimo delle preferenze mai raccolte da un politico greco. Nel corso di questi anni la richiesta di risarcimento alla Germania si è speso incrociata con la nostra campagna. 

Fino all’ultimo ha combattuto per la libertà e la giustizia con spirito aperto e internazionalista, spendendosi nel sostegno alla causa del popolo curdo, impegnandosi nella società, incontrando gli studenti nelle scuole, spronandoli alla partecipazione attiva.

 Nell’estate del 2017, nel pieno della crisi economica, sociale e politica che squassava ( e ancora squassa il paese), la Grecia antifascista ha reso un corale ringraziamento nello stadio di Atene a Manolis Glezos e Mikis Theodorakis eroi e simboli di Resistenza.

Ho avuto la possibilità, con mio figlio Francesco di incontrarlo nel 2017 ad Atene per una video intervista che molto desideravo realizzare e che ci ha lasciato un forte segno. Se riusciremo a risolvere alcuni problemi informatici contiamo nei prossimi giorni di pubblicare sul sito www. schiavidihitler.org alcune sequenze.


Propongo che anche a lui sia dedicato il nostro prossimo 25 aprile. Per quanto sarà possibile nelle attuali difficili condizioni.

Grazie Manolis, “Partigiano d’Europa” .

Valter Merazzi.

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